Manzoni, Alessandro [1785-1873]
Monografia moderna
Abstract: `Non avrà fortuna questo libro, perché troppo dotto per gli umili e troppo umile per i dotti; è di moralità ipocrita, e perciò non potrà vivere.` Con questo poco lungimirante giudizio Vincenzo Monti salutava l'uscita dei `Promessi sposi`. Come ben sappiamo, si sbagliava. Perché fin dalla sua prima apparizione nel 1827 e con la successiva rielaborazione del 1840-42 (quella che qui si pubblica), `I Promessi sposi` si impose come il grande romanzo nazionale che all'Italia mancava. Nella vicenda seicentesca dei due fidanzati che solo dopo infinite peripezie riescono a convolare a nozze, infatti, è racchiuso quanto di meglio la letteratura possa dare: una trama che ancora cattura, una finezza psicologica che stupisce, un'ironia tanto sottile quanto irresistibile, l'incanto di una lingua raffinata e popolare, un profondo senso della morale e della storia. Con un saggio di Italo Calvino. Introduzione di Gabriella Mezzanotte.
Posseduto da: Biblioteca scolastica di Pontassieve - Scuola Secondaria I grado